Scopri come Google ha cambiato la gestione dei risultati nel motore di ricerca introducendo BERT, la prima vera intelligenza artificiale.
Dopo una serie di aggiornamenti che hanno di volta in volta modificato i criteri di classificazione dei risultati nel suo motore di ricerca, Google ha introdotto nell’ultimo trimestre del 2019 un nuovo e potente algoritmo denominato BERT, come il noto pupazzo del Muppet Show.
Ogni aggiornamento all’algoritmo di Google (consulta questo articolo per saperne di più) è definito sempre e comunque all’interno delle query (risultati di ricerche)
In pratica l’algoritmo tradizionale scompatta la frase inserita nel motore di ricerca e associa un punteggio ad ogni singola parola verificando quanto sia presente all’interno di una pagina web o post sui social, favorendo come miglior risultato quello più attinente in base a criteri quali qualità del testo, compatibilità dell’argomento, natura del sito, ecc.
Con l’introduzione di BERT viene aggiunto un nuovo criterio che va a selezionare e classificare più dettagliatamente i risultati di ricerca.
Questa intelligenza artificiale studia ogni frase utilizzata per le ricerche e ne comprende il significato, fa in modo di capire cosa realmente stia cercando l’utente, capisce il linguaggio sia in termini di lingua che di contenuto.
Cosa cambia ?
Il cambiamento è già in atto ed è iniziato nell’ultimo trimestre del 2019. Per ora solo il 10% dei risultati delle query viene condizionata da questa nuova presenza.
Si stima che entro il 2020 la percentuale possa crescere almeno fino al 50% in modo da rendere BERT sempre più in grado di trovare risultati più coerenti alla ricerca dell’utente.
In altre parole, se un utente scrive nel motore di ricerca “2019 brazil traveler to usa need a visa”, il risultato sarebbe un articolo nel quale sono presenti la maggior parte di quelle parole e attinenti alla natura del sito (un giornale di informazione) e alla qualità dell’articolo stesso.
BERT fa ben altro e comprende il significato della frase e fornisce il risultato più appropriato e coerente con la ricerca mostrando la pagina dell’ambasciata brasiliana in USA che fornisce tutte le informazioni in merito.
Altro esempio: l’utente utilizza la frase “do estheticians stand a lot at work”, Google fornisce il risultato della ricerca mostrando una pagina che ha “stand-alone” tra le parole perché nella frase è presente la parola “stand”.
BERT, invece, comprende il perché è utilizzata la parola “stand”, cioè logicamente associata al concetto di lavoro fisico, e fornisce un risultato più appropriato.
Altro esempio che rende l’idea delle capacità di BERT è relativo alla richiesta di acquisto farmaci per qualcuno.
Oltre a mostrare risultati da pagine web o articoli, BERT è in grado anche di fornire il risultato migliore perché contiene le immagini più coerenti ed esaustive. Ciò rende il motore di ricerca nettamente più selettivo e performante.
Che fine fa RankBrain?
Con l’introduzione di BERT non viene meno RankBrain, il primo algoritmo basato su Intelligenza Artificiale di Google.
RankBrain continua ad essere un componente delle query e verrà dismesso solo quando BERT raggiungerà una percentuale di efficacia nei risultati di ricerca abbastanza valida (si stima ad un valore superiore almeno al 80%).
Come bisogna comportasi?
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